venerdì 22 gennaio 2010

è venerdi

una settimana è passata, un'altra con pochi progressi e il processo breve approvato al senato. Fa freddo e siamo quasi obbligati a stare in casa e la casa diventa un luogo di troppo intensa frequentazione. La speranza di un cambiamento non mi lascia e finisce per somigliare alla sensazione provata dagli ufficiali della fortezza Bastiani. Come loro, infine, ricado preda della malìa delle abitudini, della comodità di una vita borghese (si sarebbe detto un po' di tempo fa) e rancorosa.
Il gelo si è impossessato degli alberi e li ha velati di bianco come in una cartolina dal paese di Babbo Natale. Niente regali, solo freddo e le mani che ti fanno male. La mattina al mercato vedo cinesi imbaccuccati che battono i piedi immaginando di scaldarsi.. Più in là un africano senza denti ha solo la giacca ma canticchia, come fa?
Ma per fortuna è venerdi sera, il momento migliore: due giorni interi prima della nuova settimana lavorativa. Sembra tutto uguale: tempo davanti a sé; tempo e festa per sentirsi più...ricchi e felici?

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