martedì 24 febbraio 2009

Un arrogante al giorno...

... è quello che ci tocca, purtroppo.

Vittorio Sgarbi: un arrogante naturale. Ecco una sua citazione: «Sia chiaro, per me ragione significa che io ho ragione.»

Libera nos a malo

lunedì 23 febbraio 2009

11 Simple Rules (11 semplici regole)

Quello che segue è il primo di 11 principi lasciati dal fondatore di una multinazionale dell'informatica:

1. Think first of the other person. This is THE foundation -- the first requisite -- for getting along with others. And it is the one truly difficult accomplishment you must make. Gaining this, the rest will be "a breeze."
1. Pensa prima all'altro. Questo è IL fondamento - il primo requisito - per andare d'accordo con gli altri. Ed è l'unica cosa veramente difficile da raggiungere. Una volta conquistato quello, il resto sarà una "passeggiata".

Lo spediamo a Villari? a tutti i villari d'Italia.

venerdì 20 febbraio 2009

Saluti dal quartiere

Caro Frusbo,

sono mesi che non ti si vede più neanche in televisione e il comitato si chiede che cosa ti sia successo. Croto ha detto che, com'è come non è, ti sei messo contro il capo e ti hanno radiato. Io ho pensato che eri finito a radio 3, quella cellula di pederasti intellettuali e mi è venuta una rabbia che ti avrei mandato una ronda per salvarti. Ma Frasto, quello che ha fatto il corrispondente per la Padania durante la festa di quartiere, ha detto che no, che tu eri al confino. Possibile che uno come te, sempre pronto alla barzelletta, cantante e sciupafemmine riconosciuto, sia finito in un guaio così? Perché non scrivi a Vittorio Feltri per un intercessione? Feltri, la Santa Rita dei giornalisti, il difensore delle cause impossibili se ti fai piccolo, piccolo e gli dici che è meglio di Paragone e Belpietro... ma esagera, mettici anche Socci, Vittorio si gonfia il petto come un tacchino prima della copula e butta giù uno dei suoi editoriali dando del tu a chi sai tu.

Se no, puoi parlare con l'onorevole Mele, a volte basta aver frequentato le stesse persone perché si crei quell'atmosfera di complic... di solidarietà.

Qui stiamo bene anche se la crisi si fa sentire, su 12 che siamo nel comitato, 10 sono in cassa integrazione. Va beh, abbiamo più tempo libero per stare dietro al capo. Siamo stati spesso in giro ultimamente: prima a Napoli, poi in Sardegna , in Abruzzo. Ti dico, uno spasso, sembra di rivedere la Marcia su Roma, te lo ricordi quel film?

E gli altri? sembrano i birilli sul castello del biliardo: stanno andando giù tutti. Sai cosa dice il capo? che bisogna pestare duro, proprio adesso che sono giù, bisogna cantargliele. Io ci provo ma, lo sai: sono sempre stato stonato.

Tu, piuttosto, fai attenzione, che se esci dal giro diventa poi difficile, che nessuno ti da una mano, guarda Mentana. Non sei mica suo amico? Perché gliel'ha giurata e sai che quando si mette qualcosa in testa è meglio emigrare.

Se fossi ancora qui ci daremmo malati e andremmo a dipingere le case dei colleghi: bei tempi, ma non è detto che non ritornino. Adesso c'è Brunetta che smania ma appena rimettiamo su il grande centro...lasciati servire

Adesso ti lascio che vado ad un dibattito sul testamento biologico. Mi hanno detto che devo solo fischiare quando parla Beppino. Ma non si chiamava Bettino? Sarò io che ho capito male; basta che paghino.

Metti la testa a posto finché sei in tempo, prendi esempio da quel gran pezzo di galantuomo di Capezzone.

Tuo cugino, Sgrosbo

Definizione di arroganza (Wikipedia)

Nell'uso corrente è il senso di superiorità nei confronti del prossimo, che si manifesta con un costante disdegno. In questa accezione è usata al posto di alterigia o altezzosità. L'origine del termine è giuridico, dal latino ad rogare, richiedere ed attribuirsi ciò che non spetterebbe. Nel diritto romano arrogare significava "domandare al popolo": ad esempio per poter adottare una persona senza patria potestà occorreva richiedere pubblicamente, a tutto il popolo riunito, il consenso. Quindi arrogante è colui che sovverte l'ordine naturale del dare e del ricevere.

giovedì 19 febbraio 2009

Mi sento soffocare

L'urgenza di dire la mia mi ha costretto ad aprire un canale di comunicazione con un uditorio sconfinato che, come accade in televisione, non si vede ma si sa che c'è. Sono stufo della furbizia e dell'arroganza di questi tempi decadenti e, anche se il mezzo solletica l'ego, ho deciso che vale la pena rischiare, piuttosto che macerarmi nella rabbia delle sconfitte e della regressione. Non so bene dove ciò mi porterà ma sento che mi fa bene, almeno in questi primi 5 minuti .
Vorrei scambiare opinioni con chi abbia a cuore il rispetto tra le persone. Non so bene se io sia rispettoso di tutti, ma ci provo e ci proverò.
Forse questa premessa è troppo seria per lo stile che mi immagino e, strada facendo, cambierò registro. E' ora di spiccare il volo, vado